FOROS

Please or Registro to create posts and topics.

-1: Il giro dei giri

 

 

Il -1 come rappresentazione del soggetto, come giro non contato che avviene in tanto e in quanto il toro si chiuda, istituisce in quel movimento l’eccezione. Eccezione che esige la regola, ma con la particolarità di fondare l’universale a partire dalla doppia negazione. L’esempio del Seminario è: “Non c’è uomo che no sia mortale”.

Per Lacan, il soggetto nella sua esistenza, non è soltanto una conseguenza del simbolico. Il primo passo di cui il risultato è la privazione, avviene quando il toro fa “il giro dei giri” ed è reale. Al inizio, il soggetto è pura attesa.

Il reale è percettibile nei giri irriducibilmente diversi l’uno dall’altro, vale a dire, il tratto unario, che s’introduce come verità simbolica nel mondo. In questo modo, l’Uno offre “tutta la sua realtà all’ideale” ed “è ciò che vi è di reale nel simbolico”. Un tratto che fa la differenza e “non sa contare”, ma rappresenta qualcosa per qualcuno, come ad esempio la tacca nel fucile del cacciatore che indica la quantità di prede raggiunte. Il soggetto, che conta e “non si conta” ha un meno davanti, non rappresentato dal tratto e per questo nato all’universo del discorso. Un simbolico dove egli incotra un limite ai suoi spostamenti proporzionato dal campo dell’Altro, che è irriducibile nella sua struttura. In conclusione, il soggetto non è avvolto dalla unicità, dal tutto, ma si costituisce come “non uno”, che peraltro lo colloca di fronte alla dimensione della metafora.