Citando a Ros Alvarez Mullner del 07/08/2019, 12:08

 

Il reale si scrive attraverso la topologia. Maneggiare questa branca delle matematiche risulta imprescindibile alla psicoanalisi poiché la struttura spaziale corrisondente al soggetto dell’inconscio è bidimensionale, vale a dire, topologica. Lo sono anche la struttura in rete della parola in quanto metafora e metonimia, la struttura reale della banda di moebius e del toro, ma con la particolarità di poter essere sommerse nello spazio tridimensionale. La bottiglia di Klein, il cross-cap e l’oggetto a sono soltanto bidimensionali.  

Per studiare la topologia è necessario collocare la finzione, i pregiudizi culturali e l'immaginario tra parentesi. Gli esseri parlanti non riescono a vedere le cose come sono, non abbiamo accesso alla struttura reale dello spazio. Essa non coincide con la prospettiva come forma simbolica. L’idea del punto di vista è un prodotto di questo tipo di prospettiva, che è una produzione simbolica, una finzione.