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Il processo d'identificazione: topologia e intensità strutturale

Come sappiamo, la topologia è una branca fondamentale della matematica che studia le proprietà che si conservano di un oggetto,  anche se tale oggetto viene deformato o allungato. Per la topologia, la rotondità di un cerchio non è una proprietà topologica. Un quadrato può essere trasformato per deformazione in una sfera.

La topologia della superficie del toro viene usata da Lacan per suggerire leggi relative al soggetto nel processo di identificazione. Queste leggi non appaiono se non dopo il completamento della figura del toro. Ai fini di trovare la dialettica dell’identificazione che è quella del soggetto, Lacan introduce come scrittura d’appoggio la topologia algebrica, che applica gli strumenti dell'algebra astratta per indagare gli spazi topologici. Ovvero, parte dallo studio degli "insiemi privi di struttura" o insiemistica vera e propria, per analizzare insiemi via via sempre più strutturati, cioè, dotati di una o più leggi di composizione. S’includono gruppi, anelli e campi. Quindi, l’interesse non è posto soltanto su un'unica forma non sferica, ma in un insieme di figure deformabili che, ciononostante, restano in un rapporto costante, circostanza non troppo semplice d’immaginare. A questo punto, cito:

...non avete che da lasciarvi addomesticare alla teoria dei nodi per accorgervi di quanto sia già difficile rappresentarsi le combinazioni più semplici.

Ovvero, il soggetto, che in apparenza è chiuso e concluso non può essere raffigurato in modo semplice così come la identificazione non può essere letta senza una articolazione accorde. Di fatto, per la filosofia in generale, il soggetto che viene proposto come una totalità e che nella geometria classica si potrebbe descrivere attraverso la sfera (mito di Aristofane), secondo Lacan, non può  simboleggiare le leggi struturali soggettive. Considera che la sfera non è una figura adatta alla rappresentazione del soggetto, visto che la topologia algebrica dimostra che ogni superficie chiusa può ridursi a qualcosa che non va al di là un punto e il soggetto non lo è, ma vi è punteggiato. Perciò, nell'idea di abbandonare questo tipo di raffigurazione insieme alla filosofia che supporta l’idea e di trovare un ordine che possa delineare la dinamica soggettiva attraverso una “vera intensità strutturale” Lacan adotta la topologia, che sucessivamente sarà considerata la scrittura del Reale.