La Formazione in Psicoanalisi Lo scopo dello spazio è l’utilizzazione di un luogo virtuale di scambio e di ricerca indirizzato ai professionisti della Psicoanalisi, alle persone di altre discipline interessate e a coloro che intendono la Formazione come un percorso continuativo. Le impasse, le possibili difficoltà e la loro successiva elaborazione possono trasformarsi in produzione scritta utile per se stessi e per gli altri. |
Il cartello lacaniano
Il cartello è un dispositivo inedito formulato da Lacan pensato non solo per coloro che praticano la psicoanalisi, ma anche per chi desidera studiarlo e orientare l’avvio di un lavoro. Il numero minimo di quattro persone più una converge intorno a un argomento introduttivo d’interesse comune che si desidera sviluppare. Tuttavia, la struttura stessa del cartello induce alla realizzazione di un percorso singolare. Perciò ogni cartellante delineerà il tratto o tema da dove emergerà un prodotto personale, vale a dire, si invita ognuno a selezionare il proprio punto di partenza. Questa elaborazione del sapere è il risultato di un lavoro che non è senza gli altri. Per far parte di un cartello non è necessario essere membro della Scuola, basta accettare il suo orientamento. La funzione del più uno è di sorvegliare e sostenere per un certo periodo di tempo la produzione di un sapere. La scelta non è correlata a conoscenze o a titoli precedenti, né a quella di occupare il posto del padrone, sebbene operi decompletando una conoscenza che si suppone garantita. Un vuoto di sapere in permanente movimento che consente di accogliere le risposte di ciascun membro, mettendo in gioco l’inconscio. Lo scioglimento del cartello avviene quando si è raggiunto un sapere più un resto che convoca a una nuova ricerca. Un resto fertile che causa il desiderio di entrare nella stessa struttura, ma con un’altra combinatoria. Sono stati incorporati diversi tipi di cartelli che rendono più flessibile la forma generalizzata classica rispetto ai loro usi o al numero di membri. Le proposte possono essere: “ampliate”, “online”, costruite in relazione a un futuro Congresso, per un periodo di tempo limitato, ecc. Tale innovazione consente di alloggiare nuovi legami orientati dall’amore per il sapere e per la formazione dell’analista. La durata del cartello si limita a uno o due anni al fine di evitare l’inerzia e la viscosità gruppale che favorisce l’anonimato del “tutti” e ostacola l’emergere di un lavoro singolare, a proprio rischio. Gli effetti del cartello -prodotto e formazione- rendono conto della validità e del valore del dispositivo. L’esigenza di una produzione da presentare pubblicamente può assumere forme diverse. La divulgazione della propria elaborazione è ritenuta necessaria per risultarne una delle instanze che favorisce la trasmissione e la diffusione del discorso psicoanalitico. Fonte: ELPLavoro di cartello 2019-2020
RSI: Erre della traduzione e nodo di scrittura
Partecipanti e tratti- Ivan Viganò: RSI Cartello? La Scuola tra i discorsi – Milano, Italia (+1).
- Paola Malquori: La passe e l’erre nel discorso analitico – Roma, Italia.
- Mario Binasco: il senso e i godimenti – Milano, Italia.
- Natalie Dollez: Le diverse versioni del padre nel Seminario XXII – Parigi, Francia.
- Rosana Alvarez Mullner: RSI: ex-sistencia e scrittura – Buenos Aires, Argentina.
Seminario IX: Identificazione e articolazione soggettiva
Partecipanti e tratti- Rosana Alvarez Mullner: Corpo, oggetto e tratto unitario nel Seminario IX – Buenos Aires, Argentina (+1).
- Giorgio Mezzacapo: Origine del soggetto, origine del significante – Roma, Italia.
- Paola Malquori: La funzione dell’oggetto a nell’identificazione – Roma, Italia.
- Mario Binasco: Identificazione e nominazione – Milano, Italia.
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